Sotto: Lago di Bolsena, Cavaiano (Capodimonte) Maggio 2022
Foto di Alina Briciu
Sotto ancora:
Foto di Alina Briciu, gennaio 2022
Sotto: Lago di Bolsena, Cavaiano (Capodimonte) Maggio 2022
Foto di Alina Briciu
Sotto ancora:
Foto di Alina Briciu, gennaio 2022
Sotto: Lago di Bolsena,
isola Martana, settembre 2021
Foto di Alina Briciu
Avvistamenti migrazioni e nidificazione nel lago di Bolsena e nel Lazio
Non è difficile incontrarla sulle rive del Lago di Bolsena, uccellino che preferisce le zone con presenza di corpi d’acqua, insieme alla più diffusa Ballerina Bianca. Facile confonderla cona la Cutrettola, anch’ess gialla, differisce per poche differenze (manto grigio) e un paio di centimetri di lunghezza.
BALLERINA GIALLA (Motacilla cinerea) Fonte: Nuovo atlante degli uccelli nidificanti nel Lazio-2011
Note tassonomiche, corologia e fenologia
Specie politipica a distribuzione olopaleartica. Nel Paleartico occidentale è distribuita in gran parte dell’Europa occidentale con una popolazione consistente in Romania seguita da Francia e Turchia e popolazioni modeste in Italia, Austria, Repubblica Ceca, Germania e Bulgaria. Le popolazioni settentrionali e orientali sono migratrici. In Italia la specie è migratrice, svernante regolare e sedentaria nidificante sulla penisola, in Sardegna, Sicilia e in alcune isole minori. Comune e diffusa su Alpi e Appennino centrosettentrionale, mentre è più scarsa e localizzata nelle regioni meridionali e insulari con ampi vuoti di areale lungo la costa adriatica, in Pianura Padana, in Puglia e in Sicilia.
Distribuzione e consistenza nel Lazio
La sua distribuzione coincide abbastanza fedelmente con la presenza dei rilievi montuosi dell’Anti-appennino, del Preappennino e dell’Appennino (Monti Sabini, Monti della Laga, Monti Simbruini, Le Mainarde e Monti Lepini) e con i comprensori collinari caratterizzati dalla presenza di corsi d’acqua a carattere torrentizio, mentre in pianura l’ambiente occupato è costituito da canali e risorgive. Più localizzata a nord, nel Viterbese, nella Provincia di Roma e nelle zone costiere, dove la presenza si fa più consistente in inverno anche se in modo non uniforme (Biondi et al, 1999). Rispetto al precedente Atlante, la distribuzione è rimasta più o meno invariata, mostrando un minor numero di quadranti a nidificazione certa nella provincia di Rieti e al confine della provincia di Roma. A Roma sono state stimate 10-15 cp ad inizio anni ’90 (Cignini e Zapparoli, 1996) e in un’ indagine sul Fiume Melfa la specie è risultata presente con un valore di IKA (Indice chilometrico di abbondanza) pari a 2,5 (Sorace, 1996).
Preferenze ambientali nel Lazio
La specie è stata osservata maggiormente nella tipologia ambientale “corpi d’acqua”, mostrando il suo forte legame con la presenza di corpi idrici a decorso rapido, con presenza di massi, piccole forre rocciose o ostacoli artificiali che creano salti d’acqua ed aumento della velocità della corrente, letti fluviali ghiaiosi e/o ciottolosi con presenza di alberi ed arbusti utilizzati come siti di rifugio (Cramp, 1988). Uno studio svolto in Abruzzo, sul Fiume Sangro, ha messo in evidenza una correlazione diretta tra l’aumento della pendenza del profilo di equilibrio del fiume e la densità della specie (Bernoni, 1987). In inverno la specie è presente lungo la fascia costiera e, seppur meno esigente rispetto al periodo riproduttivo, rimane legata agli ambienti acquatici, anche lentici, costituiti da sponde di stagni, acquitrini e canali di bonifica (Biondi et al., 1999). Per quanto riguarda la distribuzione altitudinale, la specie è stata osservata principalmente al di sotto dei 1.250 m s.l.m. con un discreto numero di osservazioni tra 0-500 m. In Italia è indicata come più diffusa tra i 300-400 e 1.600-1.700, con discrete presenze fino a 2000 e sporadiche fino ad un massimo di 2.400-2.600 m sulle Alpi. I risultati dei dati interpolati nella cartina MITO mostrano come la specie sia distribuita con un numero di coppie per 10 punti superiori a 0,02, solo in modo frammentato e localizzato (con un massimo pari a 0,06 cp/10 punti) in zone montuose dell’Appennino centrale.
Status e conservazione
La maggior parte delle popolazioni europee risulta stabile. Trend positivi si registrano nelle Isole Britanniche e nella Fenno-Scandinavia. La categoria di minaccia secondo BirdLife International (2009) è LC (Least Concern), lo stato della specie è considerato “sicuro” (BirdLife International, 2004). Nel monitoraggio sullo stato degli uccelli comuni in Europa la specie è considerata in “moderato declino”, con un decremento nel breve periodo (1990-2006) del 31% (PECBMS, 2009). In Italia la specie è presente con una popolazione nidificante stimata in 40.000-80.000 coppie (Brichetti e Fracasso, 2007). A scala nazionale la specie è ritenuta stabile con decremento locale e fluttuazioni dovute alla mortalità invernale (Brichetti e Fracasso, 2007). La specie non è presente nella Lista Rossa nazionale (LIPU e WWF, 1999). Nonostante la relativa stabilità, a causa dello stato di grave degrado in cui versano molti corsi d’acqua, la specie potrebbe essere in flessione rispetto al passato (Boano et al., 1995).
Emanuela Lorenzetti
—————–
BALLERINA GIALLA (Motacilla cinere) Fonte: http://www.uccellidaproteggere.it/
Ordine: Passeriformes Famiglia: Motacillidae
La Ballerina gialla frequenta regioni sia montuose sia collinari e la sua presenza è legata principalmente all’esistenza di corsi d’acqua – fiumi, torrenti o ruscelli – che si caratterizzano per rive alberate e disseminate di massi e ciottoli. L’altitudine elevata non rappresenta un problema per la nidificazione della specie, che costruisce il nido fino a 1.900 metri di altezza. Durante la stagione fredda, però, si stabilisce a quote più basse, dove trova cibo più facilmente. Sia in estate che in inverno rimane comunque legata all’acqua. La Ballerina gialla è distribuita in Europa, Asia e Africa nord-occidentale. Durante la nidificazione in Europa occidentale si spinge fino alla Russia, mentre nel continente asiatico arriva a occupare il Giappone e la Kamciatka. Nel periodo dello svernamento, la popolazione euroasiatica si sposta nell’area mediterranea arrivando anche oltre il Sahara, nella zona dei Grandi Laghi Africani. In inverno, la popolazione siberiana opta invece per India, Cina, Indocina, Indonesia e Nuova Guinea. La specie raggiunge una lunghezza di circa 18 centimetri per 20 grammi di peso. Possiede un’apertura alare di 17 centimetri e sua caratteristica peculiare è la lunga coda nera con penne timoniere esterne molto marcate e di colore bianco. Il piumaggio del petto è giallo brillante, ma solo nel periodo estivo, mentre vira verso una tonalità più fulva nella stagione fredda. Il dorso invece rimane su toni gialloverdastri. Numerose le differenze che permettono di distinguere i due sessi: il maschio possiede un sopracciglio bianco e una striscia del medesimo colore, che corre dal becco alla guancia grigio scura. La gola assume tonalità nerastre d’estate e biancastre d’inverno, mentre quella della femmina rimane bianca in entrambe le stagioni. Nelle femmine, inoltre, i colori sono meno definiti e il dorso è di un verde più acceso. La riproduzione avviene tra marzo e maggio. La Ballerina gialla nidifica nelle cavità rocciose, nei buchi dei muri o sotto i ponti. Alla costruzione del nido contribuiscono sia il maschio sia la femmina intrecciando steli, muschio e foglie. La coppia è monogama e alleva in media una covata l’anno, costituita da 4-6 uova biancastre con puntini grigi. La cova dura circa 12 giorni, poi i pulcini rimangono nel nido per altre due settimane ricevendo cibo dai genitori.
Prospettive
Risultano numerosi gli studi riguardanti la specie che si interessano alla sua distribuzione, mentre mostrano diverse e profonde lacune quelli che concernono l’ecologia e la biologia riproduttiva. A causa delle continue fluttuazioni della popolazione, sono assai scarse le informazioni relative ai principali parametri demografici della Ballerina gialla. Sulla base dei dati a disposizione si è riusciti a stabilire un Valore di riferimento favorevole (Frv) per ognuno dei diversi ambienti in cui è diffusa la specie. In ambiente montano questo è attestato sulle 3 coppie per chilometro lineare di corso d’acqua. Prendendo come riferimento i comprensori, è invece ritenuta idonea una densità pari a una coppia per chilometro lineare di corso d’acqua. Ma lungo fiumi e torrenti meno adatti alle esigenze della specie, l’Frv si attesta sulle 0,1 coppie per chilometro. Elementi utili per la previsione delle condizioni di sviluppo della specie possono provenire dai dati emersi grazie all’inanellamento scientifico. La distribuzione geografica dei siti di inanellamento è ampia e si concentra in modo particolare in ambito alpino e prealpino. I totali annui di ritrovamento della specie non superano quasi mai il centinaio di soggetti. Il 90% di questi risulta essere ricatturato pochi mesi dopo l’inanellamento. Indicativo il fatto che nei mesi invernali siano numerosi i ritrovamenti con un peso superiore alla media, probabile risposta alle critiche condizioni ambientali. Sebbene lo stato di conservazione risulti complessivamente favorevole è necessario un attento e costante monitoraggio in quanto gli habitat idonei sono spesso soggetti a forme di degrado, soprattutto in Pianura padana, dove si registra un calo della popolazione. Le brusche variazioni, artificiali e non, del livello delle acque sono spesso letali, in particolare durante la riproduzione. Per evitarle sarebbero opportuni interventi ingegneristici di modifica e conservazione delle rive, al fine di tutelare habitat adeguati alla vita della Ballerina gialla e delle altre specie che le frequentano.
Minacce
Nonostante uno stato di salute complessivamente buono, le popolazioni di Ballerina gialla sono soggette a fluttuazioni da non sottovalutare sia sul territorio nazionale che su quello europeo, variazioni che possono minare pericolosamente la sua conservazione. Due le principali minacce alla sopravvivenza della specie: le condizioni meteorologiche avverse e gli interventi dell’uomo volti alla modifica dell’ambiente in cui la specie nidifica e si riproduce. Nel periodo della riproduzione, la Ballerina gialla predilige i corsi d’acqua ombrosi con sporgenze rocciose o i muri di vecchi edifici, nelle cui crepe costruisce il proprio nido. Durante lo svernamento si sposta in zone costiere sabbiose o rocciose, pianure con corsi d’acqua, bacini lacustri e zone umide d’acqua dolce. È per questa sua dipendenza dai corsi d’acqua che gli interventi antropici di deviazione, prosciugamento e arginatura possono risultare particolarmente dannosi per la sua sopravvivenza. Data la particolare predilezione del volatile per i torrenti a elevata pendenza, le opere di regimazione idraulica finalizzate alla costruzione di centrali idroelettriche minacciano l’habitat di nidificazione della specie e portano a una diminuzione delle prede di cui la Ballerina gialla si ciba: insetti e invertebrati catturati in volo o sul terreno. Un dato allarmante, inoltre riguarda il ritrovamento di soggetti inanellati che, nella quasi totalità dei casi, riguarda individui rinvenuti morti a causa di abbattimenti diretti. Inverni eccessivamente rigidi possono rappresentare fasi di forte stress per la specie. Le conseguenze potrebbero anche rilevarsi a breve termine, con decremento del numero degli individui censiti, mentre sul lungo termine potrebbero verificarsi estinzioni locali, anche su aree piuttosto vaste. Le basse temperature, inoltre, incidono negativamente sull’alimentazione poiché la Ballerina gialla ha l’abitudine di catturare gli insetti nella loro fase di vita aerea – piuttosto che in quella acquatica – fortemente ridotta durante le gelate. Stato di salute La Ballerina gialla non è inclusa nella Lista Rossa Nazionale anche se in Italia, ai sensi della legislazione venatoria, è considerata specie non cacciabile. Sia a livello continentale che nel territorio dell’Unione europea lo stato di conservazione della Motacilla cinerea è valutato come favorevole. Dal 1970 al 2000 la specie è risultata stabile in tutta Europa. La popolazione nidificante nell’Ue è stimata intorno alle 230mila-580mila coppie e corrisponde al 31-36% della popolazione europea complessiva (740mila-1.600.000 coppie) e al 5-24% della popolazione globale. È interessante notare come negli ultimi due secoli la specie abbia ampliato il proprio areale. Dal 1850 la Ballerina gialla ha cominciato a spingersi fino ai Paesi della penisola scandinava, grazie alla presenza di inverni più miti. Le popolazioni settentrionali e orientali sono migratrici e svernano nella parte meridionale dell’areale fino a raggiungere l’Africa settentrionale. In Italia la popolazione è stimata tra le 40mila e le 80mila coppie e costituisce rispettivamente il 15% e il 5% della popolazione dell’Unione europea e della popolazione europea complessiva. Su scala nazionale la specie risulta tendenzialmente stabile con casi di decremento e restrizione dell’areale in Lombardia, pianura romagnola e di incremento in Sicilia e sulle colline cuneesi. È diffusa principalmente su Alpi e Appennino centro-settentrionale, mentre esistono popolazioni frammentate in Pianura padana, che diventano sempre più scarse man mano che si scende verso le regioni meridionali. In Piemonte e Valle d’Aosta la popolazione è stimata intorno alle 4mila-8mila coppie e presenta una situazione tendenzialmente stabile. In Lombardia si raggiungono le 7.500 coppie, con un trend negativo che porta a un decremento medio annuo pari al 4,6%. Dati preoccupanti arrivano dalla provincia di Forlì: la specie risulta totalmente scomparsa nelle aree pianeggianti e basso-collinari, mentre negli altri settori presenta comunque un trend di decrescita. Le coppie presenti in Toscana si attestano intorno alle 2mila-5mila, mentre in Sicilia sono stati rinvenuti individui in nuove aree della porzione centro-meridionale dell’isola.
Semaforo
La popolazione di Ballerina gialla a livello complessivo risulta relativamente stabile, anche se è minacciata da condizioni meteorologiche avverse e interventi umani che alterano gli ambienti prediletti dalla specie.
Canto
Aggraziata nei movimenti e raffinata nel piumaggio, la Ballerina gialla non è altrettanto originale nel canto. Monotono e leggermente metallico, è caratterizzato da una ripetizione di cinguettii molto acuti, che emette mentre si trova in volo. Il ritmo è veloce e il verso è composto dalla reiterazione di suoni della medesima tonalità
Sulle rive di ruscelli e piccoli torrenti di montagna, non è difficile incontrare una specie appariscente e vivace per il color limone delle piume e delle penne e i movimenti scattanti della coda: si tratta della Ballerina gialla, piccolo passeriforme da non confondere con la Cutrettola, anch’essa caratterizzata da un bel giallo vivace. A differenza della maggior parte delle specie, la Ballerina gialla quando si sposta sul terreno non saltella, ma avanza, camminando e alzando e abbassando la lunga coda, che è costantemente in movimento, portando a un vistoso oscillamento di tutto il corpo…