Sotto: Lago di Bolsena, area nord
Foto di Alessandra Bordo
Sotto: Lago di Bolsena, area nord
Foto di Alessandra Bordo
Avvistamenti migrazioni e nidificazione nel lago di Bolsena e nel Lazio
È facile incontrarla sulle sponde del lago, pur non essendo uccelli acquatico, predilige soprattutto i campi umidi, è facile confonderla con la Ballerina gialla, che si differenzia principalmente per il manto superiore marrone, rispetto al grigio della ballerina Gialla.(P.B.)
CUTRETTOLA (Motacilla flava) Fonte: Nuovo atlante degli uccelli nidificanti nel lazio-2011
Note tassonomiche, corologia e fenologia
Specie politipica a distribuzione olopaleartica. Lostatus tassonomico della Cutrettola è a tutt’oggi estremamente complesso ed ancora in via di definizione. In Europa è migratrice e nidificante ed essendo un migratore a lungo raggio raggiunge i quartieri di svernamento in Africa tropicale e subtropicale. È presente con 11 sottospecie di cui 8 nidificanti (Brichetti e Fracasso, 2007).
L’areale riproduttivo si estende in tutto il continente, dal Mediterraneo fin oltre il Circolo Polare Artico. Nella tundra artica il limite nord della sua distribuzione è costituito dalla isoterma del mese di luglio, non inferiore ai 10°C (Hagemeijer e Blair, 1997).
In Italia è migratrice regolare, nidificante e svernante irregolare. Il nostro Paese rappresenta uno dei più meridionali dell’areale di nidificazione, infatti, è rara ed irregolare nelle estreme regioni del sud della Penisola, nella Sicilia e nella Sardegna. Nidifica prevalentemente in Pianura Padana dove la distribuzione è alquanto uniforme mentre è scarsa nell’Appennino centrale e lungo il versante tirrenico. In Italia è predominante la sottospecie M. f. cinereocapilla. Inoltre sono presenti altre due sottospecie: la M. f. feldegg e la M. f. flava.
Distribuzione e consistenza nel Lazio
Dall’analisi della cartina di distribuzione del Lazio la Cutrettola risulta prevalentemente presente in due settori: nel Reatino e nella zona che corre lungo la fascia costiera di Tarquinia fino ad arrivare al confine con
la Toscana, compresa la parte di entroterra localizzata tra Tuscania, Canino e Montefiascone. Nel resto della regione mostra una distribuzione localizzata. Confrontando l’attuale distribuzione con quella riportata dalla precedente indagine, si evince come la specie abbia subito un leggero ridimensionamento del proprio areale come evidenziato dalla mancanza di presenze sul litorale romano, compresa la foce del Tevere, e nel settore centro-orientale, lungo il confine con l’Abruzzo. Risulta difficile una stima aggiornata del numero delle coppie nel territorio regionale in assenza di censimenti specifici recenti. Il precedente Atlante riportava una consistenza della popolazione nidificante compresa fra le 100-1.000 coppie (Boano et al., 1995), mentre quella nazionale, considerata per difetto, è stimata in 100.000-200.000 coppie (Brichetti e Fracasso, 2007).
Preferenze ambientali nel Lazio
Nel Lazio la specie frequenta prevalentemente seminativi ed aree agricole eterogenee, acque interne e prati stabili. In misura assai modesta, aree con vegetazione arbustiva ed erbacea e zone aperte con scarsa vegetazione. La distribuzione altimetrica evidenzia una netta preferenza per le aree poste sino a 250 m s.l.m., oltre tale quota le segnalazioni subiscono un brusco decremento.
Status e conservazione Già considerata specie a status di conservazione favorevole (Tucker e Heath, 1994), la Cutrettola a livello europeo viene ancora confermata con uno stato di conservazione “sicuro”, Non-SPEC (BirdLife International, 2004), nonostante il calo avvenuto in diversi Paesi europei, principalmente nell’importante contingente della Romania, in altre popolazioni chiave come quelle di Russia, Bielorussia, Polonia, Ucraina e Bulgaria. Nel monitoraggio sullo stato degli uccelli comuni in Europa la specie è considerata in “moderato declino”, con un decremento nel breve periodo (1990-2006) del 24% (PECBMS, 2009). La Cutrettola non è inserita nella Lista Rossa nazionale (LIPU e WWF, 1999), ma è una specie inclusa nell’All. III della Convenzione Internazionale di Berna e, viste le preferenze ambientali nel Lazio, sarebbe auspicabile un maggior controllo sull’uso di fitofarmaci ed erbicidi in agricoltura.
Enzo Savo
—————————
CUTRETTOLA (Motacilla flava) Fonte :http://www.uccellidaproteggere.it/
Ordine: Passeriformes Famiglia: Motocillidae
Piccolo Passeriforme lungo appena 17 centimetri, la Cutrettola è diffusa in zone molto vaste: dall’Europa occidentale alla Kamchatka, dallo Stretto di Bering all’Alaska; in pratica quasi tutta l’area del Paleartico vede la presenza, più o meno diffusa, della specie. Anche la maggior parte degli esemplari segnalati in Italia arriva da una pluralità di zone diverse, soprattutto da Paesi dell’Europa centro-orientale, dall’area baltica e scandinava. L’Africa tropicale è invece luogo prediletto dalla popolazione per svernare: la Motacilla flava trascorre l’inverno in gran parte dell’Africa subsahariana, scarsamente e localmente in zone più settentrionali, in Spagna meridionale e Asia sud-occidentale. Di tutti questi ambienti predilige quelli naturali e spesso inaccessibili come paludi, bacini lacustri, saline. Motacilla flava cinereocapilla è la sottospecie più diffusa in Italia come nidificante. Ciononostante, non è distribuita in modo uniforme, con l’eccezione della Pianura Padana: qui, gli ambienti umidi adatti alla nidificazione sono relativamente estesi. Sul resto del territorio, è localmente comune sull’Appennino centrale, scarsa sul versante tirrenico e in Sardegna, rara o irregolare sulle Alpi, nelle estreme regioni meridionali e in Sicilia. Le parti superiori del piumaggio della Cutrettola spaziano tra un color verde oliva e un verde-marrone chiaro per i maschi della specie; la coda è corta e nera, con ali timoniere nere e bianche, mentre il dorso non presenta mai un marcato contrasto con il groppone. Di un colore giallo vivace su tutte le parti inferiori del corpo, dalla gola al sottocoda la testa appare in varie tonalità di grigio. Femmine e individui giovani della specie hanno sopracciglio bianco-giallastro, sono verdastri-brunastri sulle parti superiori e presentano vari toni di giallo sul petto e sul ventre, oltre che sul sottocoda. Le femmine adulte hanno tutte le parti inferiori gialle, a parte la gola; mentre gli individui giovani presentano colori più tenui. Tratto comune della specie è il becco, molto fine, che utilizza per afferrare gli insetti e piccoli invertebrati, di cui è ghiotta. La Cutrettola è una specie solitaria durante la stagione riproduttiva: nidifica in coppie sparse o isolate, su terreni provvisti di bassa vegetazione o zone umide d’acqua sia dolce sia salmastra, interne come costiere. La specie frequenta anche le zone coltivate asciutte, estensive o talvolta intensive, con preferenza per prati, campi di orzo e frumento. Ma anche coltivazioni di mais, aree golenali con presenza di graminacee, prati e pascoli con pochi cespugli e alberi sparsi, talvolta risaie. Il nido, ben riparato nel terreno, è costruito con fibre vegetali e rifinito di peli e la femmina depone circa 5-6 uova, che cova per due settimane.
Prospettive
In Italia la Cutrettola è presente soprattutto nella regione biogeografica continentale, e solo marginalmente in quella alpina e mediterranea. La popolazione nidificante in Europa è risultata stabile nel periodo 1970-1990, mentre nel decennio 1990-2000 è risultata in leggero declino. Sulla base dei dati disponibili sulla specie è possibile proporre come Valore di Riferimento Favorevole (FRV) a scala locale una densità riproduttiva di 1 coppia per 10 ettari, anche se in condizioni particolarmente idonee tale valore può essere superato (fino a un massimo di 5 coppie per 10 ettari, valore riscontrato in provincia di Novara). A scala di comprensorio, una densità di 5 coppie per km2 può essere indicata come riferimento per aree in larga parte vocate ad ospitare la specie, anche se generalmente i valori in effetti rilevati sono inferiori, in media, ma anche superiori, in aree particolarmente idonee. La tutela delle popolazioni principali della specie, con particolare riferimento a quelle in diminuzione, può essere perseguita mantenendo porzioni di paesaggio agricolo coltivate in modo non intensivo e, in modo particolare, vaste aree di prato. Al tempo stesso, andrebbe limitato l’uso eccessivo di pesticidi e antiparassitari. Peraltro, le abitudini alimentari della Cutrettola ne fanno una specie di grande utilità per l’uomo. Non solo infatti si ciba dei parassiti delle greggi ma, in periodo di semina, si nutre dei vermi che vengono alla luce dopo il passaggio dell’aratro, con evidente vantaggio anche per l’attività agricola.
Minacce
La Cutrettola, originariamente legata a zone umide e prati umidi, si è successivamente adattata a nidificare in ambienti agricoli. Nonostante ciò, il declino della specie in numerosi Paesi europei, soprattutto a partire dagli anni ’80, sembra essere legato soprattutto a cambiamenti nelle pratiche agricole (agricoltura intensiva), uso di erbicidi, concimazioni. In alcuni settori del nord Italia sembra essersi adattata a nidificare anche in ambienti agricoli coltivati in modo intensivo, mentre in altre – per esempio il Trentino – tende a tenersi alla larga da tali aree. Oltre alla meccanizzazione, anche l’irrigazione automatizzata dei campi di mais rappresenta una minaccia per la specie, comportando il più delle volte la distruzione dei nidi. La Cutrettola sverna in ampie regioni dell’Africa sub-sahariana, e solo occasionalmente in Europa meridionale o in Africa settentrionale. L’ampliamento della regione desertica del Sahara, causato dai cambiamenti climatici, rappresenta quindi una minaccia abbastanza seria per la specie, costretta a compiere viaggi più lunghi e senza spesso avere a disposizione siti di sosta idonei. Anche cambiamenti ambientali nell’area del Sahel potranno comportare effetti negativi sulla permanenza della specie.
Stato di salute
La specie non è cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92) e non è inserita nella Lista Rossa Nazionale. Sono note dalle 14 alle 18 sottospecie di Cutrettola a livello globale, 12 delle quali abituali “frequentatrici” del Paleartico. Solo alcune, però, vivono in Italia o vi transitano per raggiungere i quartieri di svernamento. Sul suolo italiano è la sottospecie Cinereocapilla la più presente, stimata in un numero tra le 100mila e le 200mila coppie. In generale, tuttavia, la popolazione appare fluttuante, con incrementi locali dovuti al progressivo adattamento agli ambienti rurali. La popolazione nidificante nell’Unione europea è stimata in 1.200.000-2.300.000 coppie e corrisponde al 15-16% della popolazione continentale complessiva – stimata in 7.900.000-14.000.000 coppie – e a una frazione compresa tra il 5% e il 24% della popolazione globale della specie. La popolazione nidificante italiana rappresenta l’1.7% della popolazione dell’Unione europea e lo 0,3% della popolazione continentale complessiva. Un calo significativo della presenza della specie si è registrato, in anni recenti, in Romania; altre popolazioni chiave, come quelle che popolano Russia, Bielorussia, Polonia, Ucraina e Bulgaria sono risultate invece stabili, motivo per cui la Cutrettola viene ad oggi considerata, a livello continentale, come specie “sicura”. Nell’Unione europea invece la specie risulta in declino sia nel periodo 1970-1990 che nel successivo decennio 1990-2000.
In Sicilia la Cutrettola è nidificante irregolare, con areale di distribuzione in leggero incremento. In Piemonte sono stimate tra 40mila e 80mila coppie, di cui 2-3mila individui nella sola provincia di Cuneo. In Toscana sono state censite tra le 200 e le 600 coppie, di cui 50-100 nella sola Val di Chiana. Sul resto del territorio nazionale, si va dalle 100-1.000 coppie del Lazio alle 100-200 coppie in Sardegna, monitorate nel periodo compreso tra il 1989 e il 1993. In Lombardia la specie viene ritenuta stabile nel periodo 1992-2007, ma con declino superiore al 30% tra 1992 e 2005, seguito da una ripresa nel biennio successivo (2006-2007); negli anni precedenti tale indagine, nella pianura bresciana è stato registrato un decremento a partire dalla metà degli anni ’70, proseguito nel decennio successivo con popolazione ridotta del 15-30% rispetto a quella stimata a fine anni ’60, probabilmente a causa del progressivo abbandono della coltivazione del frumento. Per contro in Umbria, nel periodo 2001-2005, la popolazione nidificante regionale ha fatto registrare un marcato incremento.
Semaforo
Semaforo La popolazione nidificante di Cutrettola è soggetta a fluttuazioni, con una tendenza generale negativa a livello europeo dovuta a cause legate all’intensificazione delle pratiche agricole e, verosimilmente, a cambiamenti climatici nelle aree di svernamento. In Gran Bretagna ad esempio, zona in cui la specie è monitorata da decenni, la Cutrettola è stata recentemente inserita nella Lista Rossa delle specie più minacciate. In Italia la situazione è contrastante: mentre sono evidenti cali numerici in alcune aree della bioregione continentale, si rileva un netto incremento nella bioregione mediterranea (per esempio in Umbria nel periodo compreso tra 2001 e 2005). Lo stato di salute complessivo della specie nel nostro Paese risulta comunque, ad oggi, inadeguato e meritevole di attenzione.
Canto
Allegro e nel contempo delicato, il canto della Cutrettola. Dolce e gradevole, il suono emesso non cambia mai tonalità, quasi a non voler disturbare troppo la quiete della campagna e delle zone umide che tipicamente predilige soprattutto come dormitorio notturno…
Graziosissimo e vivace Passeriforme, la Motacilla flava è altrimenti conosciuta come “pastorella” o, per dirla alla francese, “bergeronnette”. Questo soprannome è dovuto all’abitudine della specie di seguire le greggi al pascolo, posandosi sul dorso delle mucche e liberandole dai parassiti, che divora con avidità. Per attirare la femmina prescelta, il maschio gonfia, vanitoso, le piume, dispiegando poi la coda a ventaglio, tenendola arcuata e facendo vibrare le ali. Impossibile non notare il petto e la pancia della Cutrettola, di un brillante colore giallo limone.